Si sa, con i gatti qualche graffio ogni tanto ci scappa. Ma forse non sai che dietro alle scaramucce di un micio scontroso si nasconde qualcosa di ben più sinistro. Scopri di più sull’infezione da graffio di gatto e come prevenirla.

Tutti i proprietari di gatti hanno qualche ferita di guerra ma la maggior parte delle persone non sa che i loro animali possono essere vettori di un batterio che può causare un’infezione da graffio di gatto o da morso di gatto.
Fortunatamente, la malattia da graffio di gatto suona peggio di quello che è in realtà. I graffi occasionali di solito non sono affatto preoccupanti, ma possiamo comunque prendere qualche precauzione per assicurarci che graffi e morsi non portino malattie.
Cos’è la malattia da graffio di gatto?
I gatti domestici possono essere serbatoio di un batterio chiamato Bartonella henselae. Questo penetra nell’organismo del gatto attraverso l’ingestione delle feci di pulci che ne sono portatrici (scopri qui come debellare questi parassiti). Sebbene il batterio non abbia in genere alcun effetto su di loro, i gatti a loro volta possono veicolare la Bartonella attraverso graffi o morsi, non perché sia infetta la loro saliva, ma attraverso le feci delle pulci presenti sul loro mantello, che contamineranno la ferita appena generata. I sintomi dell’infezione batterica vengono solitamente denominati “malattia da graffio di gatto” o “febbre da graffio di gatto”.
I sintomi della malattia da graffio di gatto si verificano quando il batterio infetta le persone e causa una reazione: di solito un rigonfiamento locale intorno al graffio o morso oppure delle ghiandole linfatiche, mal di testa, stanchezza e febbre di bassa intensità.
Molto di rado, l’infezione può causare altri effetti secondari, tra cui una condizione nota come sindrome oculoghiandolare di Parinaud, simile alla congiuntivite o alla neuroretinite (ossia un’infiammazione del nervo ottico). Inoltre, può anche risultare in una malattia del cervello che crea diversi disturbi neurologici o una malattia che colpisce fegato e milza ma per fortuna questi casi sono estremamente rari. I pazienti possono anche presentarsi con una febbre di origine sconosciuta. Nei pazienti fortemente immunodepressi può verificarsi una grave malattia disseminata.
Il gatto mi ha graffiato, che fare? Diagnosi e trattamento della malattia da graffio di gatto
Solo un dottore può diagnosticare la malattia da graffio di gatto attraverso un esame del sangue. Il trattamento di solito consiste in un semplice ciclo di antibiotici, ma solo nei casi di persone con un sistema immunitario delicato o affette da altre malattie. Spesso non c’è bisogno di intervenire, anche se consigliamo di visitare sempre un medico in caso di sintomi della malattia da graffio di gatto, vista la gravità di alcuni possibili effetti secondari.
Prevenire la malattia da graffio di gatto
La cosa più importante è sottoporre regolarmente il gatto ai trattamenti antiparassitari preventivi del caso, in quanto sono le feci delle pulci infette presenti sul mantello del gatto le uniche responsabili della malattia: studi dimostrano che così facendo si possono prevenire le infezioni e ridurre l’esposizione a questo batterio.
Poi, cerca di non farti graffiare! Perché attraverso il graffio o il morso si genera la ferita che viene poi contaminata. Quando giochi con il tuo gatto cerca di fare attenzione e non farlo agitare troppo.
Se ti graffia, lava subito la parte colpita con acqua e sapone e poi disinfetta usando disinfettante antibatterico di qualità, proteggi la ferita e tienila lontana dal gatto fino a quando non sia completamente guarita.
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