La pulce è un piccolo insetto privo di ali noto per la sua eccezionale abilità nell’infestare gli animali, in particolare i mammiferi. La sua capacità di muoversi rapidamente e di saltare gli consente infatti di diffondersi rapidamente: non a caso l'infestazione da pulci è la più comune parassitosi esterna di cani e gatti. Esistono vari tipi di pulci (o, meglio, specie), ma quelli con cui veniamo più spesso a contatto tramite gli animali domestici sono quattro:
• Ctenocephalides felis (pulce del gatto), che è in assoluto la pulce più diffusa al mondo; anche se è nota in questo modo, è in realtà comune sia del cane che del gatto;
• Ctenocephalides canis (pulce del cane) è la seconda per diffusione e può infestare entrambi gli animali da compagnia;
• Echidnophaga gallinacea (pulce del pollame), questa pulce è meno diffusa rispetto alle pulci del cane e del gatto e si trova principalmente in aree rurali o dove si allevano pollame e altri volatili; è comune nelle regioni calde e tropicali;
• Pulex irritans (pulce dell'uomo), anche in questo caso il nome può trarre in inganno in quanto oltre all’uomo colpisce anche molti animali domestici, in particolare i cani.
Meno note sono altre specie come Pulex simulans, che colpisce molti mammiferi, tra cui gli animali domestici, Xenopsylla cheopis (o pulce del ratto), che solo raramente colpisce il cane e il gatto, e Nosopsyllus fasciatus, anch’essa molto comune nei ratti e che solo occasionalmente può infestare gli animali domestici. Alcune specie di pulci possono infestare anche l’uomo: anche per questo vanno identificate quanto prima.
Come vivono le pulci
Le pulci sono parassiti ematofagi: durante il loro ciclo di vita, che dura in media 2-3 settimane, vivono sul corpo dell'animale ospite per nutrirsi del suo sangue. Mordono in media dieci volte al giorno e possono succhiare una quantità di sangue pari a 15 volte il loro peso corporeo. La stagione delle pulci è prevalentemente quella calda, da inizio primavera a fine estate. Tuttavia, va notato come l’abitudine di tenere gli animali in casa, dunque in ambienti riscaldati anche d’inverno, ha favorito la diffusione delle pulci anche nella brutta stagione. Peraltro le pulci si riproducono molto velocemente: una femmina può deporre sul mantello dell’animale fino a 50 uova al giorno, e per diverse settimane.
I sintomi e le malattie infettive da pulci
Tutto ciò rappresenta un problema serio: le pulci possono infatti causare diversi problemi. Inizialmente la loro presenza può essere ben tollerata da cani e gatti; tuttavia, ben presto subentrano prurito e irritazioni cutanee. In alcuni casi si può sviluppare una dermatite allergica alla saliva di pulce, che si presenta con forte prurito, arrossamento e perdita di pelo come conseguenza del grattamento, in particolare a livello della regione dorso-lombare, della parte posteriore delle cosce, dei fianchi e della coda. Ma non è tutto, perché questi parassiti possono causare anemia e dimagrimento, specie nei gatti più giovani, e soprattutto sono vettori di malattie infettive: sono responsabili della trasmissione di una tipologia di tenia (Dipylidium caninum), che causa una parassitosi intestinale, e di batteri, fra i quali Bartonella henselae, responsabile, nell’uomo, della malattia da graffio di gatto.
Come individuare le pulci del cane e del gatto?
È quindi chiaro che vanno individuate quanto prima. Non è semplice vederle: di colore bruno-rossastro scuro, si camuffano bene nel pelo anche perché il loro corpo è molto appiattito e lungo solamente da 1,5 a 4 millimetri. Hanno tre paia di zampe che permettono loro, grazie anche alla forma affusolata, di muoversi con gran velocità anche tra i peli e, naturalmente, di saltare. Se il nostro animale si gratta con insistenza, dovremmo pertanto prestare grande attenzione e aguzzare la vista per individuare questi parassiti: per stanarle, facciamo scorrere un pettine a denti fini tra il pelo. Un altro metodo per capire se il cane o il gatto ha le pulci è quello di porre sotto di lui un tovagliolo di carta bianco di sfregare il pelo: eventuali punti neri che dovessero cadere potrebbero essere le feci delle pulci.
Prevenzione: gli antiparassitari a lunga durata
Come per tutti gli infestanti che possono colonizzare il pelo dei nostri animali da compagnia, la strategia migliore è come sempre la prevenzione. L’uso di antiparassitari ad azione repellente è fondamentale, a patto di scegliere quelli con capacità d’azione rapida e a lunga durata: solo in questo modo saremo in grado di uccidere le pulci e di prevenire le reinfestazioni. Esistono prodotti di vario genere in commercio, come quelli spot-on da applicare sul pelo. In ogni caso di infestazione è importante anche il parere del veterinario che ci consiglierà una disinfestazione anche dei luoghi in cui il cane o il gatto vivono, in particolare se sono presenti altri animali che potrebbero essere stati ugualmente infestati.
Articolo a cura della Redazione di Animalidacompagnia.it, Dott.ssa Monica Viacava