I disturbi intestinali nel cane e nel gatto

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Articolo a cura del Prof. Giacomo Biagi, Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna





La flora batterica intestinale (anche detta microbiota) è costituita dall’insieme dei microrganismi (principalmente batteri) che vivono nel tratto gastrointestinale di molti animali e anche nel cane e nel gatto la sua composizione ha importanti effetti sulla salute.


I ruoli della flora batterica intestinale

Il microbiota, principalmente concentrato nel colon, è importantissimo per il mantenimento della salute ed i suoi principali effetti benefici possono essere così riassunti:

  1. Benessere del sistema immunitario: un sano microbiota intestinale influenza l’attività del sistema immunitario, mantenendone elevata l’efficienza e contribuendo a ridurre incidenza e gravità di malattie di natura allergica e a carattere cronico infiammatorio;
  2. Effetto barriera: la moltitudine dei batteri che costituiscono il microbiota intestinale limita la possibilità che i batteri che causano malattie, una volta ingeriti, possano moltiplicarsi nell’apparato digerente e causare malattia;
  3. Produzione di vitamine ed altri metaboliti utili: il microbiota intestinale produce molti tipi di vitamine ma molte di esse vengono perdute con le feci; ciononostante, i batteri del colon coprono la totalità del fabbisogno di vitamina K e contribuiscono a quello di vitamina B12;


Lo sviluppo della flora batterica intestinale successivamente alla nascita

Il microbiota intestinale di cuccioli e gattini comincia a svilupparsi immediatamente dopo la nascita, grazie all’arrivo nel tratto gastrointestinale dei batteri che si trovano nel canale del parto, sulla cute e nel latte della madre, per poi completarsi intorno a 5 o 6 mesi di età. La formazione di un sano microbiota può essere alterato da alcuni fattori come la somministrazione di antibiotici, il parto cesareo e l’utilizzo non necessario del latte artificiale al posto di quello materno. Inoltre, nei soggetti giovani, così come negli adulti, anche il forte stress può alterare la flora batterica intestinale.


Quando e come dovremmo intervenire sulla flora intestinale di cani e gatti

In cani e gatti l’alterazione della flora batterica intestinale è di fatto sempre presente negli animali che soffrono di disturbi gastrointestinali cronici. Recentemente, però, è stato osservato che ciò può essere riscontrato anche in animali che soffrono di altri tipi di malattie, come ad esempio obesità, tumori, insufficienza renale cronica ed altre patologie croniche. Anche situazioni di stress e l’impiego di antibiotici possono causare l’alterazione della flora batterica intestinale, detta anche disbiosi. La disbiosi intestinale è associata ad una minor efficienza del sistema immunitario e all’aumentata produzione di molecole infiammatorie, e deve pertanto essere corretta intervenendo sul microbiota con specifici supplementi alimentari.

Per riequilibrare la flora batterica intestinale può essere utile l’impiego di supplementi alimentari, di natura non farmacologica, come ad esempio:

  1. Batteri e lieviti vitali (Microrganismi probiotici): consistono in batteri e lieviti, vitali e benefici, la cui funzione principale è la modulazione del sistema immunitario, stimolando le difese dell’ospite ed esercitando effetti antinfiammatori;
  2. Batteri e lieviti “spenti” e loro componenti (ad esempio i MOS): si tratta di cellule inattivate, o di parti di esse, capaci di interagire con il sistema immunitario;
  3. Molecole prebiotiche: si tratta di carboidrati non digeribili da parte dell’ospite che, come la fibra alimentare, fungono da fonte di energia per i batteri benefici che vivono nel colon;
  4. Estratti vegetali: in natura esistono numerosissime molecole di natura vegetale capaci di intervenire positivamente sul microbiota intestinale; si ricordano, a questo proposito, i tannini (ottenuti perlopiù dal legno di castagno) e gli oli essenziali ottenuti da piante aromatiche.


L’impiego di fermenti lattici, capaci di migliorare l’efficienza del sistema immunitario, è inoltre indicato anche in assenza di problemi intestinali, come prevenzione in  situazioni particolari potenzialmente stressanti (svezzamento del cucciolo, gravidanza e allattamento, attività sportiva, viaggi, cambiamenti improvvisi che riguardano l’ambiente in cui l’animale vive, ecc.).

Conclusioni

Lo studio del microbiota intestinale rappresenta uno dei campi più recenti della ricerca in medicina umana e veterinaria ed è per questo che le conoscenze in questo ambito sono ancora molto parziali. Ciononostante, la ricerca scientifica ha già ampiamente dimostrato come il mantenimento di un sano microbiota intestinale sia una condizione indispensabile per garantire salute e benessere di cani e gatti. A questo proposito, il corretto impiego di fermenti lattici  è utile a prevenire e trattare i problemi intestinali e a modulare le difese immunitarie dell’ospite.


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