Le fusa: così misteriose, così efficaci. Perché i gatti fanno le fusa?

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Le fusa servono al gatto per molti scopi diversi: comunicare, tranquillizzarsi, chiedere attenzioni, auto-curarsi. Per stringere un rapporto ancora più profondo con il tuo gatto, scopri meglio le caratteristiche di questo comportamento così unico.

Tra tutti i comportamenti felini, le fusa rappresentano sicuramente il più misterioso. L’unica cosa davvero certa è che hanno un grande potere rilassante e rasserenante, non solo per il gatto.

Infatti, le fusa non rappresentano soltanto un momento di intimità tra uomo e animale, ma fungono anche da potente antistress per il padrone, poiché le frequenze emesse dal gatto hanno la capacità di normalizzare il battito cardiaco umano e regolarizzare la pressione sanguigna. Addirittura, secondo uno studio dello Stroke Center dell’Università del Minnesota, le fusa sarebbero uno dei motivi per cui alcune malattie cardiovascolari sono meno diffuse tra i proprietari di gatti.


Come fa il gatto a fare le fusa

Il meccanismo con cui il gatto produce le fusa non è ancora del tutto chiaro, poiché questa combinazione tra suono e vibrazione non viene prodotta da un unico organo dedicato a questa funzione bensì dall’interazione tra più parti nella cavità orale.

L’ipotesi più affermata è che il rumore sia emesso dalle corde vocali, mentre la vibrazione si sprigioni tra inspirazione ed espirazione come risultato di un rapidissimo movimento di dilatazione-restringimento della glottide.

Il meccanismo delle fusa viene regolato da un centro nervoso situato nel cervello vicino all’ipotalamo, organo che costituisce uno dei centri dove risiedono le emozioni. Questo “centro delle fusa” sembrerebbe attivato dalle endorfine secrete dall’ipotalamo a effetto calmante e analgesico.


Perché il gatto non fa le fusa in alcuni casi?

Il gatto può produrre da 25 a 150 vibrazioni al secondo ed è anche per questo che il volume delle fusa è tanto diverso di soggetto in soggetto: alcuni gatti fanno fusa molto rumorose, altri sono così silenziosi che per cogliere la vibrazione è necessario toccarli sul collo o sulla gola.

In alcuni casi, però, il fenomeno è del tutto assente. Perché il gatto non fa le fusa? Se si escludono le lesioni e le patologie, i motivi sono ancora in fase di studio, ma gli scienziati concordano sul fatto che siano in gioco dei fattori comportamentali.

A non fare le fusa sono soprattutto i gatti randagi e ciò deriverebbe dalla tendenza delle madri a “zittire” i suoni prodotti dai gattini per non attirare l’attenzione dei predatori. Al contrario, i gatti domestici svilupperebbero una gamma molto estesa di vocalizzazioni, tra cui appunto le fusa più o meno rumorose, per comunicare meglio con l’uomo.


Perché i gatti fanno le fusa? Possibili spiegazioni

Qual è dunque la funzione delle fusa? In realtà, queste manifestazioni feline così particolari soddisfano molte esigenze diverse; ecco una rapida panoramica di quelle più comuni.


Le fusa di contentezza

Perché i gatti fanno le fusa quando li accarezzi o li coccoli? Perché si sentono contenti e rilassati, e, probabilmente, per dimostrare la propria gratitudine a chi li sta accudendo.


Le fusa tranquillizzanti

Le fusa servono al gatto anche per calmarsi in situazioni di stress, tensione o dolore: le loro vibrazioni a bassa frequenza aiuterebbero infatti l’animale a regolarizzare la respirazione e a tranquillizzarsi, mentre le endorfine diminuiscono la percezione del dolore.


Le fusa curative

Le fusa avrebbero proprietà auto-curative e cicatrizzanti su microlesioni dei muscoli, tendini ed ossa: le vibrazioni emesse dal gatto corrispondo infatti alle frequenze che aiutano a curare i disordini osteoarticolari, muscolari e tendinei. È ancora solo una ipotesi, ma ciò spiegherebbe come mai l’animale fa moltissime fusa quando è ferito o in sofferenza.


Le fusa di sollecitazione

In questo caso sono un metodo di comunicazione del gatto utilizzato per richiamare l’attenzione, farsi coccolare o chiedere cibo; i gatti usano una combinazione di miagolii e fusa che produce un suono molto simile al pianto di un bambino e al quale l’essere umano è spinto istintivamente a rispondere.


Non solo fusa: le altre modalità di comunicazione del gatto

Oltre che con le fusa, il gatto comunica con l’uomo e i suoi simili utilizzando una vasta gamma di segnali corporei (movimenti della coda e delle zampe, mimica facciale) e di suoni (miagolii, sibili, guaiti, soffi).

La voce è il principale strumento di interazione con il proprio amico umano; più questi gli parla, più l’animale cercherà di farsi capire, variando l’intensità e il tono dei miagolii a seconda delle sue necessità: richiamare l’attenzione, chiedere cibo, farsi aprire la porta e così via.

Per quanto riguarda l’interazione con gli altri felini, la comunicazione del gatto è molto variegata quando avviene in contesti diversi: vocalizzazioni tra mamma gatta con i suoi gattini; brontolii gutturali di ostilità; sibili di attacco nei combattimenti; miagolii e guaiti intensi, insistenti e acuti nella stagione degli accoppiamenti; soffi nelle situazioni di pericolo.


Articolo a cura della Redazione di Animalidacompagnia.it, Dott.ssa Monica Viacava

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