Come prenderti cura dei denti del tuo gatto

Partiamo dalle informazioni fondamentali: quanti denti ha un gatto? Il gatto ha una bocca piuttosto piccola ma capace di aprirsi molto, come avrai notato vedendolo sbadigliare. Quando nasce ha 26 denti provvisori, o “da latte”, che all'età di 3-4 mesi cadono e vengono sostituiti da 30 denti definitivi.
In un soggetto adulto tutti i denti sono appuntiti e zigrinati (anche i molari) poiché servono per tagliare e masticare la carne. Quella del gatto, infatti, è una dentatura da carnivoro, del tutto identica a quella dei grandi predatori felini quali leone e tigre, fatta eccezione per le dimensioni ridotte. Ecco com’è composta:
- 4 canini affilati, lunghi, taglienti e leggermente rivolti verso l’interno, usati per trattenere la preda;
- 12 incisivi, usati per addentare la preda, per pulirne le ossa e per togliersi corpi estranei e parassiti dal manto;
- 8 premolari, usati per lacerare, tagliare e masticare la carne;
- 6 molari, usati per masticare.
Allo stato selvatico, il gatto si pulisce i denti sfregandoli sulle ossa di una preda, ma nel caso del gatto domestico è il padrone a doversi prendere cura della sua igiene orale.
Come capire se il tuo gatto ha problemi ai denti
Di solito, l’alito cattivo è il primo segnale che i denti del gatto stanno causando qualche problema al tuo animale domestico, ma manifestazioni come la difficoltà a mangiare o i sanguinamenti dal naso possono indicare la presenza di un ascesso. In tal caso, naturalmente, è essenziale portare il gatto dal veterinario, poiché c’è il rischio che l'infezione si estenda ad altre parti della testa.
Oltre a farla controllare dal veterinario almeno due volte all’anno, la bocca va ispezionata spesso anche a casa, avendo cura di verificare le condizioni di labbra e gengive oltre che quelle dei denti del gatto. Puoi osservare il colore delle gengive sollevando il labbro: se la parte rosa della gengiva si sbianca quando viene leggermente premuta, significa che il sangue circola normalmente e la quantità di ossigeno che trasporta è nella norma. In caso contrario, rivolgiti al veterinario.
Quali sono i principali problemi dei denti del gatto
Problemi di carie
I gatti non sono particolarmente soggetti alla carie. Essendo carnivori, assumono raramente cibi ricchi di zuccheri che possono rovinare i denti. Anche le formulazioni degli alimenti secchi in commercio contribuiscono a evitare la carie, la cui unica cura è purtroppo l’asportazione del dente colpito.
Tartaro sui denti del gatto
Proprio come per l’uomo, anche sotto le gengive del gatto può formarsi il tartaro. Si tratta di uno strato morbido e giallastro, prodotto dai resti del cibo e dai sali della saliva, che interessa soprattutto l’arcata superiore. Il tartaro sui denti del gatto va rimosso quando è ancora in questo stadio iniziale, poiché indurendosi può scollare e irritare le gengive con conseguenze molto sgradevoli quali alitosi, dolore, ascessi, gengiviti, periodontiti, stomatiti, inappetenza, irritabilità e addirittura caduta dei denti del gatto.
Il tartaro interessa soprattutto i gatti domestici, che si nutrono di cibi umidi e morbidi. Per limitarne la formazione, insieme all’umido puoi somministrare al tuo animale domestico del cibo secco (che sfregando contro i denti durante la masticazione rimuove i depositi di placca e tartaro dai denti del gatto) oppure scegliere lo snack Joki Dent Gatto da Bayer, il mangime complementare che favorisce la salute dei denti e contiene ingredienti specifici che contrastano la formazione della placca, come l’esametafosfato di sodio. In alternativa rivolgiti al veterinario, che può anche decidere di sottoporre l’animale a una detartrasi: consiste nella rimozione del tartaro dai denti del gatto tramite ultrasuoni in anestesia totale (si tratta infatti di un’operazione molto delicata per cui è necessario che l’animale resti immobile).
Ti è piaciuto questo articolo? Registrati alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sul mondo dei Pet!