Il gatto del Bengala è una razza felina affascinante, nota per il suo aspetto esotico che ricorda un leopardo in miniatura e per il suo carattere vivace. Questa razza è il risultato dell'incrocio tra gatti domestici e il gatto leopardo asiatico (Prionailurus bengalensis), iniziato negli anni Sessanta dalla biologa Jean Mill, con l'obiettivo di combinare l'aspetto selvaggio con un temperamento docile. Il nome "Bengala" deriva proprio dal nome scientifico dell’animale selvatico. La razza è stata riconosciuta ufficialmente dalla Fédération Internationale Féline nel 1986.
Caratteristiche fisiche del gatto del Bengala
Il Bengala è un gatto di taglia medio-grande, con un corpo muscoloso e atletico. Raggiunge i 68 centimetri al garrese. I maschi pesano generalmente tra i 5 e i 7 chili, mentre le femmine tra i 4 e i 5. Il mantello è corto, denso e morbido con disegni spotted (cioè maculati) che ricordano appunto il mantello di un leopardo, ma talvolta anche marmorizzati (marbled). I colori principali includono marrone, dorato, argento e neve. Una caratteristica distintiva è la presenza di un motivo a "M" sulla fronte. Ha inoltre la testa larga, le orecchie piccole, vibrisse molto evidenti e occhi a forma di mandorla, con un contorno nero che li rende molto espressivi.
Carattere e comportamento del gatto del Bengala
Il Bengala è noto per la sua intelligenza, energia e curiosità. È un gatto estremamente attivo, che richiede molta interazione e stimolazione mentale. Ama esplorare, arrampicarsi e giocare, mostrando un comportamento simile a quello dei felini selvatici. È molto curioso ed è portato a vocalizzare molto: il suo verso si contraddistingue per essere simile a un cinguettio. Nonostante l'aspetto esotico, il Bengala è affettuoso e si lega fortemente alla sua famiglia umana. Tuttavia, a causa del suo elevato livello di energia, potrebbe non essere adatto a tutti, specialmente a chi non ha mai avuto un gatto prima. Il proprietario ideale è pertanto esperto, ha già avuto gatti in precedenza e ha tempo da dedicargli. Inoltre, per vivere con dei bambini dovrebbe seguire una socializzazione mirata.
Adattabilità alla vita in appartamento
I Bengala possono adattarsi alla vita in appartamento, purché vengano loro forniti stimoli adeguati a soddisfare il temperamento attivo che li contraddistingue. È importante, infatti, che abbiano a diposizione tiragraffi e mensole, e che venga loro destinato del tempo per giochi interattivi con il proprietario. Se possibile, un balcone sicuro o un'area esterna protetta possono contribuire al benessere di questi gatti, che possono così esprimere i loro comportamenti naturali in tutta sicurezza.
L’accudimento del Bengala
Il Bengala è un gatto tutto sommato facile da gestire, l’importante è fare attenzione ad alcuni aspetti. In particolare, alla cura del mantello, all’alimentazione e alla salute.
Cura del mantello
Il mantello del Bengala è relativamente facile da gestire: una spazzolatura settimanale è
sufficiente per rimuovere i peli morti e mantenere il pelo lucido. Durante i periodi di muta stagionale potrebbe essere utile aumentare la frequenza delle spazzolature per gestire la perdita di pelo.
L’alimentazione adeguata
Prevalentemente carnivoro, il Bengala necessita di un'alimentazione ricca di proteine animali
per supportare il suo metabolismo attivo: una dieta mista di crocchette di alta qualità e cibo umido è ideale. Tuttavia, necessita anche di assumere fibre, vitamine e minerali attraverso un’alimentazione equilibrata e in funzione delle specifiche caratteristiche di ogni esemplare.
Inoltre, è fondamentale garantirgli l'accesso continuo ad acqua fresca e pulita. La vita media di un
Bengala è di 12-16 anni, ma con le giuste cure e un’alimentazione equilibrata può raggiungere
anche i 20 anni.
La salute del gatto del Bengala
Questo gatto non è affetto da particolari patologie, ma si consiglia di sottoporlo a regolari visite di controllo
dal veterinario per individuare patologie cardiache o altre malattie comuni del gatto.
Questa razza è infatti particolarmente soggetta a cardiomiopatia ipertrofica, condizione ereditaria che causa l'ingrossamento del muscolo cardiaco. Il Bengala è soggetto inoltre a displasia dell'anca, che può causare un dolore lieve ma, nei casi più gravi, anche una marcata zoppia. Un’attenzione va prestata anche agli occhi: molti di questi gatti sono soggetti ad atrofia progressiva della retina, causa di cecità.
FAQ gatto del Bengala
Articolo a cura della Redazione di Animalidacompagnia.it, Dott.ssa Monica Viacava