Le zecche sono parassiti ematofagi, che si nutrono cioè del sangue degli animali, molto fastidiosi e potenzialmente pericolosi per i cani e i gatti domestici. Imparentati con i ragni, hanno un solido apparato boccale (il rostro) che consente loro di agganciarsi saldamente alla pelle degli animali e di penetrarla per succhiare il sangue. Questi parassiti sono artropodi, compresi nella stessa classe dei ragni, degli acari e degli scorpioni. Hanno dimensioni variabili da qualche millimetro a circa un centimetro in funzione dello stadio di sviluppo, del fatto che siano a digiuno oppure no e della specie di appartenenza. Viste le esigue dimensioni, le zecche sono difficili da identificare e quindi da rimuovere. Tuttavia, vanno scovate il prima possibile in quanto possono essere veicolo di infezioni anche gravi che possono mettere a repentaglio la salute e persino la vita nei nostri amici a quattro zampe.
Come vengono classificate le zecche
Le specie di zecche conosciute sono circa 900, raggruppate in due famiglie principali:
• le Ixodidae, dette anche zecche dure in quanto dotate di uno scudo dorsale. Sono le più numerose. Dopo il morso, restano attaccate all'ospite per giorni o settimane allo scopo di compiere il proprio pasto di sangue. Le zecche dure sono riunite nei cinque generi: Ixodes, Rhipicephalus, Hyalomma, Haemaphysalis e Dermacentor. Infestano tutti i vertebrati, in particolare i mammiferi;
• le Argasidae, o zecche molli, sprovviste dello scudo dorsale. Sono suddivise in due generi, Argas e Ornithodoros, e si nutrono prevalentemente del sangue di uccelli e pipistrelli.
Le specie di zecche nel cane e nel gatto
Le principali specie di zecche che infestano il cane e il gatto sono due:
- la Rhipicephalus sanguineus, comunemente nota come zecca bruna del cane, la più diffusa in assoluto. Si adatta a diverse condizioni climatiche e ambientali, e quindi sopravvive anche nelle zone urbane. Può nidificare all’aperto, in campagna, ma anche in casa: la si trova spesso dietro i battiscopa. Il suo ospite d’elezione è il cane, ma può infestare anche altri mammiferi, tra cui il gatto e persino l’uomo;
- l’Ixodes ricinus, detta zecca dei boschi. Le larve della zecca dei boschi attaccano esclusivamente uccelli e piccoli roditori; tuttavia, quando diventano adulte possono infestare anche cani, gatti e l’uomo. A differenza della zecca bruna del cane, la zecca dei boschi predilige gli ambienti naturali: vive abitualmente nei boschi, nei cespugli e nei prati incolti o tra le foglie secche. La si trova soprattutto in collina e in montagna, ma fondamentalmente si adatta un po’ ovunque specie nelle aree umide e ombreggiate.
In che modo le zecche attaccano cani e gatti
In linea generale le zecche tendono ad attaccare cani e gatti semplicemente aspettandoli nascosti nell’erba o tra cespugli: al loro passaggio si ancorano alla loro pelle per dare inizio a un pasto di sangue. La particolarità di questi parassiti è che hanno una grande facilità nell’intercettare il passaggio degli animali: sono dotati infatti di un sistema sensoriale che consente loro di rilevare l’anidride carbonica e il calore corporeo prodotti da cani e gatti. In base allo stadio di sviluppo, le zecche di tutte le specie prediligono zone differenti del corpo dell'animale: ad esempio le larve si stabiliscono nelle zone in cui il pelo è folto, come sul dorso, mentre da adulte tendono a stabilirsi dove la pelle è sottile, ad esempio al collo, sulle orecchie o alle zampe.
Il morso di zecca: Cosa succede dopo l’infestazione
Generalmente l’animale non si accorge immediatamente di essere stato attaccato da una zecca in quanto la saliva di questi parassiti contiene sostanze con azione anestetica. I sintomi locali, come eritema e prurito, tendono infatti a comparire più tardi. Un’eventuale infezione trasmessa dalle zecche può manifestarsi ancora successivamente. È quindi importante ispezionare il nostro animale regolarmente, quando lo portiamo a camminare in aree boschive o comunque nel verde. Se non vengono rimosse prima, le zecche di tutte le specie possono restare attaccate all'animale tra i 2 e i 7 giorni e poi si lasciano cadere da sole. Tuttavia, è chiaramente importante rimuoverle appena possibile per evitare conseguenze serie. Ancora più importante è però prevenire l’infestazione utilizzando antiparassitari ad azione repellente, secondo suggerimento del veterinario.
Ora che sai riconoscere le tipologie di zecche, scopri come togliere una zecca dal cane o dal gatto.
Articolo a cura della Redazione di Animalidacompagnia.it, Dott.ssa Monica Viacava